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Tutto il cuore di Stano e Folorunso

“Com’è essere papà? Forse si vede un po’ dalle occhiaie. Però ho vinto una bellissima medaglia che attualmente pesa 6 chili e 100 grammi…”. La piccola Sophie (due mesi) è la prima tifosa di papà Massimo Stano (Fiamme Oro), il recordman italiano della 20 km di marcia ospite della puntata del talk di Atletica TV insieme all’ostacolista e staffettista azzurra Ayomide Folorunso (Fiamme Oro): “Anche in me c’è il desiderio di costruire una famiglia prima o poi – le parole di Ayo – ora è presto, ci sono tanti obiettivi sportivi da raggiungere ma… vi farò sapere!”. Nella puntata anche un’intervista doppia da non perdere ai frazionisti azzurri della 4×100 Federico Cattaneo(Aeronautica) e Davide Manenti (Aeronautica).

Per entrambi, Stano e Folorunso, l’ultimo weekend ha rappresentato il debutto stagionale: il marciatore nei 10.000 su pista a Roma, la velocista nei 150 e nei 250 di Pavia. “Sono arrivato secondo, quindi la prima gara non la dedico alla nuova arrivata – commenta Stano – Presto dovrò dedicarle un successo di quelli veramente importanti. Come sta andando? Le prime settimane a tutti i costi volevo ‘dormire’ con Sophie e mia moglie Fatima, volevo rendermi utile. Poi ho capito di non esserlo troppo – scherza – e ho cambiato stanza, concedendomi il sonno necessario per gli allenamenti. Di giorno invece cambio i pannolini, ogni tanto mi cronometro anche…”. 

Sul debutto di Roma si ritiene comunque soddisfatto: “Dovevo ricordarmi come si marcia e l’ho fatto. Da un anno e mezzo, dopo i Mondiali di Doha, avevamo fatto soltanto un test-gara a Castelporziano, complici i problemi alla tibia sinistra, quindi mi serviva questa prima uscita, pur sapendo di non essere ancora al massimo”. La condizione sarà già migliore agli Europei a squadre di Podebrady il 16 maggio nella 20 km: “Non credo di potermi esprimere già sui ritmi del 2019, al passo del mio record italiano di 1h17:45. Ma non penso nemmeno che un tempo del genere si possa fare una sola volta nella vita. Quindi sono fiducioso per Tokyo. E intanto continuo a studiare il giapponese. Almeno capirò quello che gli allenatori diranno ai loro atleti: al momento sono i più forti al mondo e giocando in casa avranno quell’adrenalina in più”.

Archiviata una stagione indoor senza acuti, Ayomide Folorunso è partita da una migliore prestazione italiana sulla distanza spuria dei 250 metri (30.34): “Sì, è vero che in inverno non ho fatto buoni tempi, però la considero meno malvagia di quanto si pensi perché mi sento più matura, cresciuta nella velocità e nella tecnica degli ostacoli, non più una ‘bimba sprovveduta’ che ogni volta deve ripartire da zero. Lavoro per tornare alla facilità di corsa delle Universiadi di Napoli 2019 (54.75, seconda italiana di sempre nei 400hs e oro mondiale universitario, ndr), un obiettivo che va ben oltre il record italiano di 54.54”. 

Intanto si decolla per la Polonia, direzione World Relays, per mettere in cassaforte i Giochi di Tokyo con le staffette (ufficiali le rinuncie di Stati Uniti e Giamaica): “Voglio gustarmi questo primo evento internazionale dopo tanti mesi – continua Folorunso – il corpo a corpo delle staffette mi esalta”. In questi giorni è in tv e sui social come testimonial della nuova serie Netflix “Zero” sugli italiani di seconda generazione: “Con Andrew Howe, Danielle Madam e tante altre personalità abbiamo sposato questo progetto e lo stiamo promuovendo. È una bellissima opportunità che lancia un messaggio di integrazione: siamo tutti italiani”.

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