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Gemelli tricolori: Ala e Osama Zoghlami

Quando l’atleta che vuoi battere e quello per cui tifi sono la stessa persona: il tuo gemello. Nella puntata di questa settimana del talk di Atletica TV la scena è tutta per loro, Ala e Osama Zoghlami. Le maglie delle Fiamme Oro e dell’Aeronautica aiutano a distinguerli, tanto si somigliano i due fratelli siciliani, 26 anni, tunisini d’origine, talmente in simbiosi che a distanza di poche settimane sono andati a braccetto anche nella conquista di titoli italiani: Osama nei 10.000 a Vittorio Veneto, Ala a Modena nei 5000 e nella specialità prediletta di entrambi, i 3000 siepi, battendo proprio Osama: “La competizione tra noi due ci aiuta tanto – le loro parole – A Modena stavamo entrambi bene, la condizione fisica e mentale era ottima. Correre forte o non partecipare: c’eravamo detti questo, con coach Gaspare Polizzi”. In particolare Ala veniva da due anni di infortuni: “Dovevo darmi un input e la Festa dell’endurance mi ha ridato la sicurezza di poter vincere e tenere certi ritmi”. Osama partiva da favorito ma ha dovuto scontrarsi con la determinazione del fratello: “Sì, volevo vincere, ma Ala era talmente avvelenato dopo due anni difficili che nel finale è andato via”. 

“LA NOSTRA STORIA” – Simpatici, affiatati, pieni di sogni: il duetto funziona. Alle spalle una storia personale che comincia dalla Tunisia: “Siamo arrivati in Sicilia a tre anni, a Valderice, nella provincia di Trapani. In sostanza abbiamo atteso la cittadinanza italiana per quasi diciassette anni ed è arrivata poco prima degli Europei under 20 di Rieti nel 2013. Ci aveva scoperto come atleti Enrico Angelo, poi ci eravamo trasferiti a Palermo, con pochi soldi in tasca, ma il Cus Palermo e Polizzi hanno sempre creduto in noi”. È l’esperienza e la lungimiranza di chi ha portato Totò Antibo all’argento olimpico e sul tetto d’Europa. Il racconto degli Zoghlami tocca anche il bronzo europeo under 23 di Osama a Tallinn 2015 (con Ala quarto), i Mondiali di Londra di due anni dopo corsi da Ala e quelli di Doha del 2019 affrontati invece da Osama. E prosegue con la prospettiva di Tokyo (Osama ha lo standard con l’8:20:88 dello scorso anno, Ala lo insegue dopo l’8:26.22 di Modena) e con una nuova sfida all’orizzonte, quella splendida e attesissima degli Europei di Roma 2024. “Una notizia bomba che ci ha fatto gioire, diventa l’obiettivo principale insieme alle prossime due edizioni dei Giochi. Entrerà nella storia”, ne è convinto Osama. “Noi azzurri dobbiamo dare il 110% – concorda Ala – e l’Olimpico darà una spinta in più”.

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