INTERVISTE

Desalu: “Non sono ancora nella storia, resto affamato”

È il campione olimpico della 4×100 metri Fausto Desalu l’ospite del talk di Atletica TV. Nella puntata settimanale si racconta uno degli eroi di Tokyo e del memorabile trionfo nella staffetta a cinque cerchi, dopo il promettente esordio stagionale con la migliore prestazione italiana di dieci giorni fa sui 150 metri a Milano in 15.07. “Sto molto bene, sono pronto per il debutto nei 100 metri del 18 maggio a Savona e ci sarà da divertirsi”, promette il 28enne velocista delle Fiamme Gialle. “La medaglia d’oro alle Olimpiadi ha cambiato soltanto la mia consapevolezza. Mi sono reso conto che tutto è possibile, con il lavoro”. Nella sua specialità preferita, i 200 metri, è il terzo azzurro di sempre con il 20.13 della finale europea del 2018. Gli obiettivi per quest’anno a livello individuale sono chiari: “Non sono ancora nella storia, non credo di essere arrivato, ci sono ancora tanti risultati da fare. Mi sento ambizioso e affamato ma anche umile, con i piedi per terra. Punto alla finale ai Mondiali di Eugene, al podio agli Europei di Monaco di Baviera dove non nascondo che vorrei il metallo più pregiato e a scendere sotto i 20 secondi. Con la 4×100 sappiamo di essere il gruppo da battere e che ci sarà da sudare, perché gli americani viaggiano forte. Ma sono queste le sfide che ci piacciono”. Tra i molti temi anche gli appuntamenti più immediati di una stagione che ormai entra nel vivo: la tappa inaugurale della Diamond League di venerdì a Doha, con diretta tv su Rai 2 e Sky Sport, e un’intervista alla sprinter Zaynab Dosso in vista del Roma Sprint Festival di giovedì allo stadio dei Marmi, con gli interventi del direttore comunicazione FIDAL e meeting director del Golden Gala, Marco Sicari, e della firma della Gazzetta dello Sport, Andrea Buongiovanni.

Contento ma non del tutto soddisfatto Fausto Desalu, che commenta la prima uscita del suo 2022 all’aperto. “Il record dei 150 me lo aspettavo, ma avevo in mente di abbattere la barriera dei 15 secondi per quello che avevo fatto in allenamento. Sulla pista di Savona mi vedrete come centista, e spero anche lì di riscrivere il personale che ho fatto proprio lì, due anni fa, con 10.29”. Ci sarà un bel match con un altro campione olimpico della staffetta, Lorenzo Patta. “Sì, l’ho sentito e anche lui è in forma, non vediamo l’ora”. Ecco il programma dei successivi impegni: “Sarò al Castiglione Meeting di Grosseto, il 22 maggio, e lì potrei doppiare 100 e 200 metri ma è ancora da valutare. Poi in Diamond League, il 5 giugno nei 200 di Rabat. Ho avuto buoni riscontri dai due raduni invernali, svolti alle Canarie e in Portogallo. Mi sono concentrato sulla velocità di base, con il test nei 60 indoor di febbraio a Dortmund dove finalmente ho tolto sette centesimi al mio primato con 6.67, e adesso la prima parte all’aperto, a maggio, sarà dedicata ai 100 per passare quindi ai 200 metri. Nel calendario ci sono sicuramente gli Assoluti del 25 e 26 giugno a Rieti”.

Anche con la staffetta lo sprinter azzurro ha già affrontato due periodi di raduno, entrambi di una settimana: “Nel primo incontro i cambi erano un po’ arrugginiti, perché da diversi mesi non venivano provati, ma poi è andata molto meglio. Siamo agguerriti, con la vittoria di Jacobs ai Mondiali indoor di Belgrado ancora più galvanizzati. Ci siamo visti con Marcell nella scorsa settimana a Parma, poche ore prima della sua partenza per Nairobi dove è stato costretto a rimanere ai box per un virus intestinale. Non gli ho scritto per non stressarlo, ma spero di vederlo a Savona, so che è una roccia e tornerà ancora più forte di prima”.

Tante anche le curiosità, come il nuovo look con i capelli corti: “Per essere più aerodinamico!”. Il suo pronostico per il meeting di Doha che attende tra gli altri Filippo Tortu sui 200 metri: “Per me se la giocano Kerley e Lyles, nelle prime gare di solito De Grasse non va fortissimo”. L’idolo da piccolo? “Andrew Howe, ricordo ancora il suo argento mondiale del 2007 a Osaka nel lungo. Avevo tredici anni, non avrei dovuto guardarla in tv perché ero in punizione per non aver fatto i compiti delle vacanze estive, ma ero da solo in casa e allora…”. E i 400 metri? “C’era l’idea di passare al giro di pista dopo Tokyo. Il mio coach Sebastian Bacchieri mi ha detto che li farò il prossimo anno se non scenderò sotto i 20 secondi nei 200 e questo è un motivo in più per riuscirci!”.

Da quest’anno la Diamond League potrà essere vista in Italia anche sui canali Rai, non solo su Sky che a sua volta trasmetterà i Mondiali: “Alla platea dei fedelissimi – sottolinea il direttore comunicazione FIDAL Marco Sicari – si potrà affiancare il pubblico dei canali generalisti. È la certificazione che l’atletica in questo momento ha un seguito nelle scelte editoriali delle grandi emittenti televisive che porta anche alla condivisione degli appuntamenti. Non va dimenticato il grande impegno della Rai che coprirà gli eventi di atletica in modo rafforzato rispetto al passato, per generare una sana competizione, con la possibilità di scelta per gli appassionati”.

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