INTERVISTE

Aouani, Riva e la strada che insegna

L’uno, Iliass Aouani, è il miglior debuttante azzurro di sempre in maratona: 2h08:34 domenica a Milano. L’altro, Pietro Riva, si è migliorato nelle prime due gare su strada dell’anno, compreso il record italiano dei 10 km portato a 27:50 in Spagna. La puntata di questa settimana del talk di Atletica TV è dedicata alla primavera su strada e agli ottimi risultati dello scorso weekend azzurro. Ospite anche il due volte vincitore della Maratona di New York Orlando Pizzolato.

La parola d’ordine è “sorpresa”, per Iliass Aouani: “Sì, è stata una sorpresa per tutti, un po’ meno per noi perché eravamo consapevoli di poter ottenere certi tempi già dal debutto – le parole del 26enne milanese delle Fiamme Azzurre, tricolore in carica del cross, dei 10.000 in pista, dei 10 km su strada e della mezza – È stata un’emozione particolare, non pensavo che il traguardo della maratona potesse darne di così forti. Mi alleno da maratoneta dal 2019 ma è una distanza che fa paura, che nasconde tante incognite, come scoprire qualcosa che per te è ancora ignoto. Il fatto di vedere il traguardo mi ha dato un’adrenalina assurda che difficilmente ho provato in altre gare. Strada, cross o pista? Un buon corridore dovrebbe essere molto versatile, in grado di esprimersi bene su ogni terreno. La campestre per me è stata molto funzionale per preparare la maratona ma se dovessi dire il terreno su cui mi trovo più a mio agio, a questo punto non posso che dire la strada. Punto alla maratona degli Europei di Monaco di Baviera ma voglio guadagnarmi anche i 10.000 su pista ai Mondiali di Eugene. Intanto in questo mese di Ramadan continuerò ad allenarmi, seppur con minore intensità e il più vicino possibile al tramonto, così da poter mangiare e bere subito dopo”.

Come per Aouani (a Ferrara), anche per Pietro Riva è stato determinante un trasferimento (a Rubiera) che ha prodotto anche il primato personale di domenica scorsa nella mezza maratona di Berlino (1h01:36): “Adesso stiamo lavorando in maniera molto solida dopo tanti problemi fisici – racconta il 24enne cuneese delle Fiamme Oro, tricolore in carica dei 5000, talento giovanile che vinse il titolo europeo U20 dei 10.000 a Eskilstuna nel 2015 – il risultato di domenica non mi soddisfa pienamente, pensavo di poter correre diversi secondi in meno ma non mancheranno le occasioni. Anche io mi dividerò tra pista e strada: correrò nei 5 km il 24 aprile in Spagna e poi la settimana successiva a Brescia per i Campionati italiani dei 10.000, un evento nel quale voglio ‘vendicarmi’ dopo due edizioni sbagliate. Da lì proverò a conquistarmi la convocazione per la Coppa Europa di specialità e per gli Europei di Monaco di Baviera. La maratona? Chissà, magari un giorno la farò, serve grande rispetto per questa distanza”. 

La svolta, attesa e finalmente arrivata, è anche merito di due tecnici di affidabilità ed esperienza come Massimo Magnani e Stefano Baldini. “L’abbraccio che Massimo ha postato sui social rappresenta tutta la mia gratitudine per lui – commenta Aouani, due lauree in ingegneria negli Stati Uniti – ha avuto visione, ha creduto nelle mie potenzialità più di quanto ci credessi io, che invece spesso mi sottovalutavo. In quell’abbraccio c’è tutto il percorso che stiamo facendo insieme, la gioia di aver tagliato un traguardo importante per noi”. Su Baldini, Riva ha soltanto parole di apprezzamento: “C’è un rapporto bellissimo che va oltre quello di allenatore-atleta – sottolinea l’azzurro, studente in economia aziendale – è il mio mentore, un vero e proprio esempio. È bravo a caricarmi ma allo stesso tempo a riportarmi con i piedi per terra”.

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