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Tamberi: “Non mi accontento di 2,32”

“Non mi accontento, queste misure mi stanno strette”. Un Tamberi che si accontenta non è Tamberi: “Essere in questo momento il primo al mondo mi fa piacere, ma non mi basta 2,32 perché in molti non hanno ancora gareggiato e so di poter ambire a qualcosa di migliore”. Parola del campione europeo indoor del salto in alto Gianmarco Tamberi, ospite della puntata settimanale del talk di Atletica TV per tracciare un primissimo bilancio dopo il mini-ciclo di tre gare con le quali ha inaugurato la stagione olimpica di Tokyo. Da “Gimbo” anche i complimenti a tre azzurri che ieri sera si sono messi in luce a Liévin, in Francia: “Come Nazionale ci stiamo avvicinando agli Euroindoor dell’anno olimpico in una forma splendida – è il suo pensiero – Marcell Jacobs sta facendo qualcosa di straordinario e lo merita davvero: dopo tre partenze ha corso il suo personale (6.54) e un lanciato così fa ben sperare per i 100 metri. Sono contentissimo per ‘Paolino’ Dal Molin perché è rimasto sempre lì a combattere, a crederci, e vederlo correre così forte negli ostacoli è davvero bello. E mi congratulo con Tobia Bocchi che si è migliorato avvicinando i 17 metri, che non è roba da poco nel triplo”.
“Fisicamente sto benissimo – riflette Tamberi, portacolori dell’Atl-Etica San Vendemiano – c’è invece molto da costruire dal punto di vista tecnico: quando l’asticella si alza, a 2,33, 2,34 o 2,35, avere una fase di verticalizzazione più importante è fondamentale. Nell’ultimo periodo ho provato a ritrovare le sensazioni in gara, sentire il mio corpo, anche a discapito della parte tecnica, che dovrò curare. Da un anno pieno di infortuni come il 2019 abbiamo cercato di cominciare un percorso che allontanasse i problemi, e per questo devo ringraziare tante persone. Da allora sono tornato ad allenarmi con costanza, senza dovermi fermare ogni quindici giorni”. Mercoledì prossimo nel meeting di Torun (Polonia) il primatista italiano testerà la pedana degli Euroindoor (4-7 marzo), poi il 21 febbraio al Palaindoor di Ancona decollerà sugli Assoluti: “Voglio arrivare agli Europei con una misura differente, consolidando quanto già fatto. È il banco di prova per le Olimpiadi e combatterò per il primo posto, mi nasconderei dietro un dito se dicessi che vado in Polonia soltanto per partecipare. Gli avversari li conosciamo, e anche il loro livello altissimo: con Protsenko, Przybylko e Nedasekau niente è semplice”. Poter sentire il calore del pubblico è ciò che al 28enne marchigiano manca di più: “Nel 95% dei casi lo stadio è dalla mia parte, perché adoro comunicare con le persone. È come giocare in mille contro uno. Ora sto riscoprendo nuovi modi per caricarmi, sto cercando quella forza dentro di me, consapevole che i tifosi mi sostengono comunque da casa”.

Ospite in puntata anche il responsabile azzurro del settore salti Claudio Mazzaufo che ha parlato, tra gli altri temi, del momento d’oro di Larissa Iapichino: “Con il 6,75 e il 6,70 di Ancona nel lungo ha dimostrato di essere costante su misure che l’anno scorso rappresentavano il suo top – spiega – sta attraversando una fase di crescita importante, anche dal punto di vista fisico. Ma è maturata molto anche mentalmente e quello che conta è che continui il suo percorso con la serenità con cui lo sta vivendo”.

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