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Gerevini&Dester, la cultura delle multiple

Dallo stesso paese di neanche quattromila abitanti, al trono italiano delle multiple. La puntata di questa settimana del talk di Atletica TV ospita Dario Dester e Sveva Gerevini, campioni italiani del decathlon e dell’eptathlon, in prima fila per la crescita del movimento azzurro dei “tuttofare” e della cultura delle prove multiple. Il loro è un percorso che viaggia in parallelo: sbocciati a Casalbuttano (Cremona), stessa lunga militanza nella Cremona Sportiva Atl. Arvedi, stesso allenatore (Pietro Frittoli) e identico approdo nei Carabinieri, maglia che vestiranno dalla prossima stagione. “Quando mi chiedono… ‘ma chi te lo fa fare di gareggiare in tutte le discipline?’ io rispondo sempre che mi annoierei a farne soltanto una – spiega Dester, vent’anni – La bellezza delle multiple è che ti garantiscono una preparazione globale, una base solida, e me ne sono accorto quest’anno provando un’altra specialità che non rientra nel decathlon, cioè i 400 ostacoli, nei quali sono riuscito subito bene. E poi durante un decathlon si diventa fratelli, non si tifa mai contro”. Gli fa eco Gerevini, 24 anni, nelle ultime due stagioni alle prese anche con il suo lavoro di tecnico di radiologia: “Ora potrò concentrarmi sugli allenamenti e non arrivarci dopo otto ore di lavoro – le sue parole – Ho scelto le multiple quando ho capito che mi stimolavano di più, perché fare soltanto una specialità non mi dava abbastanza soddisfazione. E in questo momento in Italia vedo diversi giovani che si stanno mettendo in gioco in questo campo”.

Due barriere (8000 punti nel decathlon, 6000 nell’eptathlon), un sogno che però non è un ossessione: “Provo a lavorarci – dice Dester – ma non mi sveglio la mattina con in testa gli 8000, bensì con l’obiettivo di un miglioramento complessivo. Per il prossimo anno ho l’ambizione di realizzare la migliore prestazione italiana under 23 e di fare un bell’Europeo di categoria a Bergen, magari con un posizione simile al quinto posto di Boras degli Europei under 20”. Al primo anno di categoria, intanto, è cresciuto fino ai 7655 punti, terzo di sempre tra gli under 23 a poco più di duecento punti da William Frullani (7871), ha battagliato con Simone Cairoli per il titolo assoluto indoor e si è preso quell’aperto. Per Sveva Gerevini c’è stata invece la doppietta indoor-outdoor: e in tutto fanno quattro titoli consecutivi nell’eptathlon, imbattuta dal 2017. “Mi mangio ancora le mani per il vento contrario di -1.5 sui 200 metri agli Assoluti di Padova, dove comunque ho trovato il personale di 23.86. C’è ancora molto margine nelle discipline più tecniche e conto di riuscire a esprimermi al meglio il prossimo anno, incrementando il mio 5907”.

Nella puntata, anche il racconto di come sta andando avanti l’iniziativa del “fumetto” che la vede protagonista: “Probabilmente ci sarà un’altra uscita dedicata agli sport invernali – annuncia Gerevini – e le puntate precedenti sono state il modo per far conoscere ancora di più l’atletica. Il progetto sta continuando anche in collaborazione con Special Olympics, una causa che ho sposato perché mi trasmette emozioni forti. Mi piace sottolinearlo alla vigilia della giornata internazionale delle persone con disabilità”. Tra i vari temi trattati oggi, anche la scelta degli atleti dell’anno 2020 che sarà ufficializzata sabato da World Athletics: “Duplantis e Rojas”, l’ideale voto di Dario, “Duplantis e Hassan”, per Sveva.

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