INTERVISTE

Desalu e Bogliolo senza più limiti

Un campione olimpico e una primatista italiana per la puntata di questa settimana del talk di Atletica TV. Fausto Desalu (Fiamme Gialle) e Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) si raccontano a due mesi dalle Olimpiadi, tra presente e futuro, tra sogni e realtà. “Ora vogliamo battere il record europeo con la staffetta 4×100”, è il nuovo obiettivo annunciato da Desalu, strepitoso terzo frazionista nel quartetto che a Tokyo ha riempito d’orgoglio tutta Italia. “È lontano soltanto pochi centesimi, quattordici per la precisione (37.36 della Gran Bretagna, ndr), e considerato che la staffetta delle Olimpiadi in sostanza era ‘improvvisata’ perché io avevo sempre corso in prima, e non avevo mai ricevuto da Jacobs e passato il testimone a Tortu… beh, possiamo farcela”. Ragiona in grande anche Bogliolo: agguantato il primato italiano dei 100hs che aveva nel mirino da almeno due stagioni, adesso l’asticella si alza. “Alla finale di Parigi 2024 comincio già a pensarci – ammette – e se la partenza della semifinale di Tokyo diventasse il mio pane quotidiano, allora…”. Nella puntata, anche le interviste ai campioni italiani dei 10 km su strada Iliass Aouani (Atl. Casone Noceto) e Sofiia Yaremchuk (Esercito), vincitori a Forlì.

Fausto Desalu non era preparato all’ondata di notorietà piovuta addosso alla staffetta azzurra: “Quasi uno shock tornare a casa e trovare le troupe televisive davanti al cancello – ricorda con piacere – conoscere Papa Francesco, Mattarella, Draghi, chi lo avrebbe mai pensato? Poi, per me che sono uno stalker, a caccia di selfie con chiunque… Ma mi ha fatto troppo piacere che un selfie me l’abbia chiesto Luca Ward, la voce del Gladiatore e di tanti altri personaggi famosi. Conoscete la mia passione per il cinema. Ci siamo scambiati il numero con la promessa che andrò a trovarlo nello studio di doppiaggio”. Dove una buona confidenza con il labiale è necessaria. E allora, riguardando la foto del cambio con Tortu, cosa avevi urlato a Filippo? “Se non vinci ti ammazzo! No scherzo, forse ‘Vai Filippoooooo’, mi sembra di ricordare questo”. Nel post-Tokyo, il 27enne cremonese di Casalmaggiore allenato da Sebastian Bacchieri ha alternato gli sprint in pista e le passeggiate in montagna: “Non sono pienamente soddisfatto dei tempi ottenuti, dopo le Olimpiadi non avevo la lucidità mentale per gareggiare al massimo, era come mi fosse scoppiata una bomba in casa. Quindi mi restano tanti sogni per il futuro. L’oro di Marcell sui 100 ha cambiato le menti di tutti. E sui 200 metri, lo dico chiaramente, voglio migliorare il record europeo di Pietro Mennea, il 19.72 di Città del Messico. Difficilissimo, ma dopo Tokyo sappiamo che si può fare. Mi alzerò ogni mattina dal letto con questo obiettivo stampato in testa”. Ci si può provare “intanto migliorando la velocità di base: da 10.29 devo scendere almeno a 10.10-10.15 sui 100 metri”. E poi circondandosi delle persone giuste: “Quelle che credono nel tuo stesso sogno”.

Nel giorno dei giorni, la notte delle meraviglie del 1° agosto 2021 (oro Tamberi, oro Jacobs), brilla anche il primato italiano dei 100 ostacoli di Luminosa Bogliolo (12.75): “Una giornata incredibile, subito dopo la gara sono tornata in tribuna e ho esultato per i trionfi di Gimbo e Marcell – riavvolge il nastro – Ho sempre detto che avrei voluto fare questo record quando realmente serviva e non riesco a pensare a niente di meglio delle Olimpiadi. Il livello mondiale si è alzato, a Rio con lo stesso tempo sarei entrata in finale ma adesso è inutile parlarne. E pensare che nel corso della stagione mi son venuti dubbi su me stessa, perché i risultati stentavano ad arrivare. Mi sono sempre fidata di chi mi stava vicino, dei miei tecnici Antonio Dotti ed Ezio Madonia: ‘Arriveranno a Tokyo’, mi dicevano. Così è stato”. Si va verso un 2022 ricco di appuntamenti e la 26enne ligure ha ancora mille traguardi da raggiungere: “Dopo le Olimpiadi non ho più gareggiato, finalmente mi sono goduta questo risultato e sto sistemando un problemino al tendine d’Achille del piede sinistro, un fastidio che avvertivo anche in Giappone. Non vedo l’ora che arrivino i Mondiali di Eugene e gli Europei di Monaco di Baviera, è nei 100hs che posso puntare, più che nei 60hs, che comunque farò nella stagione indoor insieme ai 60 piani per incrementare la velocità di base. Imparare ancora meglio ad accelerare e diventare più brava con la seconda gamba: questo è il programma”. E se dai social chiedono consigli su come diventare grandi in pista, la risposta è pronta: “Il divertimento. Se si perde quello, l’atletica non ha più senso”. 

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